giovedì 23 luglio 2015

La location

Premesso che io, ora che mi sposo, rompo il cazzo. Non e' che io appena esco di casa, parli di matrimoni, ma qui nella blogosfera, si. Quindi non leggete nulla che non vi Pinteressa, non siete certo ibblugati a interessarvi. Io, pero', sono libera di oarlarne perche' il blog e' mio e una grama volta che mi sposo, lo voglio dire. Inoltre, e' da quando sono niata che  leggo blog e forum nuziali quindi ora ci voglio dare dentro a dure la mia.

Non appena fissata la data, in base al periodo (non troppo freddo o troppo caldo, non a settembre che aprono le scuole, facciamolo mercoledi-no, la gente lavora, acciamolo vicino all'anniversario di fidanzamwnto, attacchiamolo al pinte del 2 giugno................. ), decidiamo dove fare il ricevimento. Priorita': mangiare bene, soendere poco. 
Grazie tanto, direte. Infatti. 
Aperitivino, un paio di primi, un po' di carne, dolce e via. 
Le balle.
Non volevo assolutamente esagerare, riempire i miei ospiti di cibo inutile, ma ammetto che ci si fa prendere la mano. Volevo spendere il meno possibile e invdce sono vicina al prezzo massimo proposto... si rimane sotto i 100 euro, assolutamente, ma insomma, ammetto che lo facciamo piu' per gola che per vera necessita' e poi, una grama volta che mi sposo, vuoi non goderti il pranzo, che poi e' la cosa piu' costosa e su cui puntiamo ci piu'.
Pavia e' piena di bei posti in cui mangiare rustico e genuino, noi abbiamo scelto una Cascina nel Vigevanese in cui abbiamo pranzato l'anno scorso e dove abbiamo portato le nostre famiglie a Pasqua; ottimo cibo prodotto da loro a chilometro zero (carne, verdure, formaggi e marmellata) e che ci desse la possibilita' di are un ricevimento con poche persone, una quarantina al massimo, bambini compresi, di quelle chd vuoi avere al tuo matrimonio e non parenti lontani e poco graditi, se non addirittura sconosciuti.